L’Inter espugna con autorità il Friuli di Udine e resta attaccata al treno delle prime posizioni. I nerazzurri continuano a navigare a braccetto con il sorprendente Verona di Mandorlini, al quarto posto della classifica di Serie A. In casa dell’Udinese segnano Palacio, Ranocchia e Ricky Alvarez. E’ stata una prestazione maiuscola per gli uomini di Mazzarri, anche se il tecnico toscano dovrà fare i conti con gli infortunati, visto che sono usciti per problemi muscolari Samuel, Jonathan e Ranocchia. L’Udinese non è praticamente mai riuscita a imprimere il proprio ritmo e a guadagnare campo contro i nerazzurri. Di Natale è uscito a inizio ripresa per un problema muscolare.
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Nel prossimo turno di campionato l’Inter farà visita al Bologna, mentre l’Udinese ospiterà un’altra squadra insidiosissima come la Fiorentina. A fine partita Mazzarri si complimenta con i suoi calciatori e poi, stuzzicato da una domanda sulla nuova proprietà indonesiana, ammette di aver già accennato a discorsi sul calciomercato di gennaio:
“E’ stata una delle migliori Inter. Anche con Fiorentina e Juve abbiamo fatto buone prestazioni, ma oggi volevamo imporre il gioco come se fossimo in casa. Nella gestione della palla dopo il vantaggio, specie quando giochiamo bene e ci specchiamo un po. Posso solo elogiarlo, fa quantità e qualità, sta facendo davvero qualcosa di importante. Alvarez? Si vede che è un grande giocatore, è sempre nel posto giusto al momento giusto. Sta bene fisicamente, ora è tornato a essere quello dei tempi di Mourinho. Cambiasso mette pezze quando siamo un po’ scoperti, davvero un grande. Fredy ha delle doti incredibili, lui sa che deve tenere la spina attaccata per 90 minuti. A volte perde palla, deve migliorare, su di lui sto lavorando sulla concentrazione. Se con Thohir abbiamo parlato di mercato? C’è stato un contatto in cui mi ha fatto capire che mi stima, ma di questi argomenti ho parlato solo con il presidente, con Branca e Ausilio. So che è in contatto con Moratti, probabilmente sono entrati anche in questi discorsi. Adesso sugli esterni stiamo andando molto bene, poi è chiaro che è sempre meglio migliorare”.
Dall’altra parte Francesco Guidolin si lecca le ferite e non cerca scusanti per una delle più brutte prove casalinghe dell’Udinese da quando c’è lui alla guida:
“Oggi abbiamo giocato male e disputato una delle più brutte gare casalinghe da quando sono qui. Dare una spiegazione a ciò diventa complicato e difficile, non ci era mai successo di prendere due gol da palla ferma. A livello mentale dobbiamo capire che bisogna riacquisire quell’atteggiamento che ci ha permesso di fare la differenza negli ultimi tre anni. Abbiamo quasi la stessa squadra dello scorso anno, ma occorre ritrovare lo spirito che ci ha permesso di costruire classifiche meravigliose. Il nostro organico è composto da tanti giovani e far capire a questi ragazzi che bisogna chiudere una pagine e aprirne un’altra non è semplice. Abbiamo meritato di perdere, è una sconfitta difficile da mandare giù. Nella ripresa ci abbiamo messo l’orgoglio, è l’unica nota positiva insieme al fatto che hanno giocato alcuni giovani. Ora dobbiamo ricominciare a lavorare: coltello tra i denti e massima determinazione. Non riusciamo a esprimerci con continuità sui livelli della passate stagioni. Quelle, però, vanno dimenticate perché sono stati autentici capolavori. Abbiamo problemi nello sviluppo del gioco offensivo, ma oggi i problemi sono emersi dappertutto”.
Udinese – Inter 0-3 del 3 novembre 2013
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